GB, scoperto il 'cottage delle streghe'. Tra le mura un gatto mummificato

GB, scoperto il 'cottage delle streghe'. Tra le mura un gatto mummificato

Roma, 13 dic. (Ign) - Un cottage, con una camera sigillata e un gatto mummificato murato in una parete. E' la misteriosa scoperta effettuata nel cuore di Pendle, nel Lancashire, già ribatezzato 'witching country', il paese delle streghe, come riporta il quotidiano The Guardian.


Il sito, si legge sulla testata britannica, è stato scoperto durante alcuni lavori di ingegneristica sotto una collinetta nel Lower Black Moss, i cui bacini forniscono acqua per le case e le imprese nell'Inghilterra del nord-ovest.


La scoperta è avvenuta vicino a quella che dovrebbere la location della Malkin Tower, un luogo che riporta alla mente i processi per stregoneria del 17esimo secolo. Tre maghi e 17 streghe furono sospettati di avere tramato per far saltare il castello di Lancaster nel 1612, per liberare una donna di 85 anni e sua figlia, accusate di essersi vendute al diavolo. La storia, si racconta sull'edizione on line del quotidiano, non ha mai stabilito se sia trattato o meno di effettiva cospirazione o se piuttosto alla base non vi fossero motivi religiosi o faide interne.


Quanto alla pratica di 'seppellire' nel muro gatti ancora vivi, si ritiene sia una 'precauzione' medioevale per proteggersi contro gli spiriti maligni. Una tradizione sopravvissuta anche nei secoli successivi nell'area dei monti Pennini.


Simon Entwistle, un esperto delle 'Streghe di Pendle', citato dal quotidiano, ha spiegato che i "siamo a pochi giorni dal 400esimo anniversario del processo del 1612 che si concluse con 10 impiccagioni''. ''Qui - prosegue - abbiamo fatto un'incredibile scoperta, proprio nel cuore della contea delle streghe. Potrebbe trattarsi addirittura della Malkin Tower, sulla quale ci sono stati per secoli speculazioni e pettegolezzi''. Quanto ai gatti, spiega, questi animali ''hanno un posto di rilievo nel folklore sulle streghe. Si tratta di una scoperta assolutamente affascinante''.


Frank Giecco, della NP Archaeology, ha guidato il team che ha portato alla luce l'edificio. "E' come scoprire la nostra piccola Pompei. Abbiamo raramente l'opportunità di lavorare con qualcosa di così ben conservato''.