The Blair Witch Project

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  1. LadyHunter
     
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    LA STREGA DI BLAIR MITO O REALTA'?


    Nel 1999, il film-documentario "The Blair Witch Project" è diventato il caso dell'anno battendo ogni record di incasso. Chi non ricorda la famosissima scena in cui una ragazza riprendendosi da sola chiede perdono per il suo progetto e quanti non hanno sentito almeno una volta parlare della strega di Blair? Sicuramente pochi.



    La leggenda vuole che una strega terrorizzi gli abitanti del paesino di Blair in America sin dal Febbraio 1785 .
    Vediamo nel dettaglio la cronologia delle vicende così come riportate sul sito ufficiale.

    Il Distretto amministrativo di Blair fu localizzato nel nord Maryland Centrale, a due ore da Washington D.C.

    Febbraio 1785 - Molti bambini accusano Elly Kedward di adescarli nella sua casa per togliere loro il sangue. Kedward è dichiarata colpevole di stregoneria, viene bandita dal villaggio durante un inverno particolarmente rigido ed è presunta morta.

    Novembre 1786 - Tutti degli accusatori della Kedward insieme alla metà dei bambini della città svaniscono. Temendo una maledizione, i cittadini abbandonano Blair e decidono di non pronunciare mai più il nome di Elly Kedward.

    Novembre 1809 - Viene pubblicato il libro "The Blair Witch Cult". Questo raro libro narra di una città intera maledetta da una strega bandita.

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    1824 - Sul luogo dove prima sorgeva la città di Blair viene fondato Burkittsville.

    Agosto 1825 - Eileen Treacle di dieci anni affoga nel Tappy East Creek. Il suo corpo non verrà mai recuperato. Undici persone testimoniano di aver visto sulla riva del fiume la mano di una donna pallida tirarla a se. Inoltre vengono ritrovati sia nel fiume che nel bosco, per tredici anni, strane figure di forma umana composte da legnetti intrecciati tra loro.

    Marzo 1886 - Robin Weaver di otto anni si perde nel bosco. Subito partono due squadre di ricerca. Robin Weaver ritorna da sola il giorno dopo, ma una delle squadra di ricerca non lo farà più. I loro corpi saranno trovati settimane più tardi in un punto chiamato Bara di Roccia (Coffin Rock).legati braccia e gambe e completamente sbudellati. Evidenziavano strane incisioni e simboli su tutto il corpo. I soccorritori si allontanarono per chiedere aiuto ma, al ritorno, dei cadaveri non c’era rimasta alcuna traccia a parte una grossa chiazza di sangue.

    Novembre 1940 - Maggio 1941 Cominciando con Emily Hollands, un totale di otto bambini viene rapito dall'area Burkittsville circostante, Maryland.

    25 Maggio 1941 - Un vecchio eremita chiamato Rustin Parr cammina in un mercato locale e dice alle persone che lui "finalmente ha finito." La Polizia perquisisce per quattro ore la sua casa nel bosco, trova i corpi di sette bambini nella cantina. Ogni bambino è stato assassinato ritualmente ed è stato sbudellato. Parr ammette tutto in dettaglio, dichiara alle autorità che lui lo faceva per obbedire al "fantasma" di donna che viveva nei boschi vicino la sua casa. Lui è condannato a morte ed impiccato nel Novembre dello stesso anno. Kyle Brody unico bambino sopravvissuto viene ricoverato in una clinica psichiatrica dove morirà suicida nel 1971.

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    20 Ottobre 1994 - tre studenti dell’ Università Montgomery Heather Donahue, Joshua Leonard, e Michael Williams arrivano in Burkittsville per intervistare gli abitanti locali sulla leggenda della Strega di Blair per un progetto di classe. Heather intervista Mary Brown una vecchia donna piuttosto alienata che ha vissuto nell'area tutta la sua vita. Mary dichiara di avere visto la Strega di Blair vicino il Torrente Tappy un giorno nella forma di una bestia pelosa, mezzo-umana, mezzo-animale.

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    21 Ottobre 1994 - Heather all'inizio della mattina intervista due pescatori che dicono ai registi che Coffin Rock è a meno di venti minuti dalla città ed è facilmente accessibile da una vecchia pista di accesso. I registi vanno in gita nella foresta di Black Hill e da allora in poi non saranno mai più visti.

    25 Ottobre 1994 - La macchina di Josh viene trovata parcheggiata sulla Strada di Black Rock.

    26 Ottobre 1994 - La Polizia di Stato del Maryland inizia la loro ricerca dell'area di Black Hill, un'operazione che dura oltre dieci giorni ed include cento uomini, cani ed elicotteri.

    5 Novembre 1994 - La ricerca è cancellata dopo 33.000 ore lavorative non riescono a trovare una traccia ne dei registi ne alcuno dei loro equipaggiamenti. La madre di Heather, Angie Donahue comincia una ricerca personale della figlia e dei suoi compagni.

    19 Giugno 1995 - Il caso è dichiarato chiuso ed insoluto.

    16 Ottobre 1995 - Studenti di Antropologia dell'Università di Maryland scoprono una borsa di tessuto di lana grezza che contiene rulli cinematografici, DAT a nastro, video-cassette, una video camera HI-8 , il diario di Heather ed una macchina fotografica CP-16 seppelliti sotto una struttura vecchia di 100 anni. Lo Sceriffo Ron Cravens di Burkittsville annuncia che l’asame evidenzia che gli 11 rotoli di film e i 10 nastri di video di HI-8 sono davvero proprietà di Heather Donahue ed il suo gruppo.

    15 Dicembre 1995 - Dopo un studio iniziale dei contenuti della borsa, pezzi scelti di pellicola cinematografica sono mostrati alle famiglie. Secondo Angie Donahue, sono molti eventi insoliti ma nulla conclusivo. Le famiglie mettono in dubbio la completezza dell'analisi ed esigono una revisione.

    19 Febbraio 1996 - Alle famiglie sono mostrati un secondo gruppo di clip che i loro avvocati considerano essere stati alterati. Oltraggiata, la Sig.ra Donahue fa la sua pubblica critica allo Sceriffo Cravens che perà non da loro accesso alle prove;

    1 Marzo 1996 - L’ufficio dello Sceriffo annuncia che le indagini sono inconcludenti ed il caso ancora una volta è dichiarato chiuso ed insoluto. La pellicola sarà restituita alle famiglie quando sarà raggiunto il limite legale della sua classificazione, ovvero il 16 ottobre 1997.

    16 Ottobre 1997 - Il film degli ultimi giorni di Heather Donahue, Joshua Leonard, e Michael Williams è reso alle famiglie. Angie Donahue contrae un accordo con Haxan Films per rendere pubblico le riprese degli eventi accaduti dal 20 al 28 ottobre 1994.

    1999 - Viene trasmesso nelle sale cinematografiche Italiane il Film "The Blair Witch Project" che non è altro che la visione del documentario girato da Heather e i suoi compagni.

    Tutto questo si trova nel sito http://www.blairwitch.com/main.html dove è possibile vedere i documenti rinvenuti, le foto dell’epoca e ogni altro dettaglio riguardante le indagini.
    Il sito, purtroppo solo in inglese, è il punto focale di tutta la vicenda. Infatti il mito della strega di Blair nasce proprio da una campagna pubblicitaria davvero ben congegnata che trova nel sito internet e nella pubblicazione di diversi annunci il motivo di tanto successo.
    Nel 1998 (un anno prima dell’uscita nelle sale del film) nelle università americane sono cominciati ad apparire manifesti con la scritta MISSING e le fotografie di tre giovani studenti
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    Heather Donahue, Joshua Leonard e Michael Williams (gli attori, che nel film usano i loro veri nomi)
    Nello stesso momento viene lanciato il Sito che diventa subito popolarissimo.
    Viene poi pubblicato un fumetto sulla leggenda di una strega presente nel bosco di Blair, che dice essere stato ricavato dagli appunti di un altro studente, Cece Malvey, che avrebbe indagato sullo stesso argomento nel 1983, poco prima di morire suicida. Il fumetto non si riferisce alle vicende del film. Infine c’è il libro omonimo uscito insieme al film, una collezione di "documenti" sulle indagini della polizia e di investigatori privati sulla sorte dei tre studenti scomparsi, prima e dopo il "ritrovamento" nel bosco (che sarebbe avvenuto nel 1995) delle pellicole che avrebbero girato prima di sparire.

    Sia il sito Internet, sia il fumetto che il libro riportano l'avviso che si tratta di fiction, e anche il manifesto MISSING rimanda al sito Internet dove si può scoprire che la storia è inventata. Ma milioni di americani (soprattutto studenti) hanno preso l'annuncio della sparizione sul serio, e alcuni si rifiutano ancora oggi di credere che il film sia un'opera di pura fantasia.




    Intervista a Heather Donahue, attrice protagonista del film The Blair Witch Project

    «CHI L'HA DETTO CHE È UNA DONNA?»
    di Massimo Introvigne (da «Avvenire», 16 settembre 1999)


    image Circondata dai suoi fan a San Diego, in California, dove la incontro in occasione di un convegno, Heather Donahue è - semplicemente - tutto quello che non è nel film: brillante, spiritosa, sicura di sé. Apparentemente, l'essere passata in poche settimane da un anonimato quasi completo alla copertina di Time non la turba.


    - Lei è sempre stata affascinata dalle streghe, dalla stregoneria, dall'occulto... o no?«No. Sono un'attrice di teatro, e la magia che conosco è quella di cui parla Shakespeare. Non sono particolarmente appassionata ai film dell'orrore, anzi nego che The Blair Witch Project sia un film dell'orrore - io lo chiamerei piuttosto un thriller psicologico».

    - Ma un'idea sulle streghe se la sarà fatta, no?
    «Sì e no. Il film si basa sull'improvvisazione e per improvvisare in modo convincente dovevamo sapere abbastanza poco della "mitologia" di Blair Witch: non più di quanto c'era scritto nella decina di pagine di traccia che avevamo a disposizione. Forse il fatto che non sapessimo gran che di streghe e stregoneria rende più verosimile il film».

    - La strega del film è una donna, e le si attribuiscono crimini orribili. Lei si è dichiarata una femminista: la disturba?
    «Chi ha detto che la strega è una donna?».

    - La «mitologia»«Ma chi ha detto che la "mitologia" è vera? Il film lascia aperte tutte le ipotesi: gli studenti potrebbero avere incontrato un maniaco, per esempio».

    - Forse le avranno fatto questa domanda mille volte, ma come spiega il successo oltre ogni previsione del film?
    «Credo che il pubblico sia stufo dei film che costano decine di milioni di dollari, e che questo ritorno alle origini del cinema sia apprezzato come una protesta contro il monopolio delle grandi case: o forse non è vero, ma mi piace crederci. Penso anche che la paura sia parte della storia del cinema, e che la paura derivi sempre, alla fine, non dalla quantità di effetti speciali ma dalla capacità di rievocare paure primarie, ancestrali: l'acqua per Lo squalo o perdersi nel bosco per Blair Witch».

    - La sorprende sentirsi chiedere spesso se la storia non è, per caso, vera?«No: credo che l'idea che esista veramente una leggenda della strega di Blair crescerà col tempo; forse diventerà un elemento permanente delle leggende urbane - o rurali - americane. Naturalmente per sostenere che la storia sia vera bisogna spiegare come ho fatto a salvarmi, a non lasciarci la pelle. O forse io non sono io, ma un'aliena che si è sostituita alla vera studentessa Heather Donahue».


    Edited by ninise - 4/3/2009, 18:17
     
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